Cini Boeri è morta lo scorso 9 settembre nella sua casa di Milano all’età di 96 anni. Ci lascia uno degli architetti e designer più importanti della storia del nostro Paese.
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Cini Boeri era nata a Milano nel 1924 da una famiglia borghese e si laureò nel 1951 al Politecnico del capoluogo lombardo iniziando a collaborare con Gio Ponti e Marco Zanuso, prima di aprire il proprio studio nel 1963. A quei tempi, la professione di architetto era esclusività degli uomini, ma la sua genialità creativa e l’attenzione verso le esigenze delle persone e la salvaguardia ambientale portarono a un cambiamento radicale in questo aspetto. Cini Boeri, Gae Aulenti e Franca Helg sono le tre donne che si sono imposte in quella generazione prodigiosa di architetti portando una ventata di nuova genialità.
Lo stile di Cini Boeri era un mix di moderno e funzionale come da lei stessa raccontato in una un intervista nel 2010: “La scelta dei miei progetti nell’ambito del “design” deriva spesso dalla lunga esperienza di abitazioni, maturata lungo gli anni della mia professione. L’identificazione di ciò che è utile e ciò che è superfluo nello spazio abitato mi suggerisce la progettazione di elementi nuovi, utili a migliorare la vita di chi abita”.
Dunque fondamentale nei suoi progetti era l’attenzione verso i bisogni delle persone. Coerentemente con questo pensiero progettò alcuni pezzi che sono entrati nella storia del design a livello internazionale. Basti pensare alla poltrona Bobo e il divano Strips, che guadagnò il riconoscimento del premio Compasso d’oro nel 1979 ed è esposto in vari musei del mondo come alla Triennale di Milano, a Tokyo ed al Moma di New York. A livello architettonico progettò sia in Italia che all’estero case unifamiliari, ville, uffici e negozi, sempre facendo grande attenzione alle dimensioni umane dell’abitazione. Impossibile non ricordare la meravigliosa Casa nel Bosco di Osmate, sul lago Maggiore e la casa museo di Antonio Gramsci in Sardegna.
Progressista e staffetta partigiana, Cini Boeri è stata sposata con il neurologo Renato Boeri, dal quale si era separata negli anni sessanta pur mantenendone il cognome. Dal matrimonio sono nati tre figli: il famoso architetto Stefano, autore del famoso Bosco Verticale di Milano, Sandro, giornalista, e Tito, economista ed ex presidente dell’INPS.
I funerali di Cini Boeri si sono svolti lo scorso 12 settembre nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano.