
Sono passati già 5 anni dalla morte del grande David Bowie. Con lui ci lasciava un grande della musica mondiale, uno degli artisti più geniali che ne hanno certamente segnato la storia. E’ impossibile racchiudere il genio di Bowie in un solo genere musicale. Lui era molto di più: nel corso della sua carriera abbracciò sempre nuovi stili e anticipò mode e tendenze.
Dal folk rock degli inizi al glam rock, impersonato dal suo alter ego Ziggy Stardust, fino ad arrivare ad un rock progressive, sperimentale e d’avanguardia, divenendo in poco tempo un punto di riferimento per intere generazione di artisti.
Come detto, una delle sue più grandi genialità era quella di anticipare mode e tendenze, non solo di fare musica. Come quando si buttò negli anni ottanta con un genere meno rock come la dance, componendo e interpretando un capolavoro come Let’s Dance che spopolò in tutto il mondo. Sarebbe impossibile citare tutta la discografia di David Bowie in queste poche righe, ma alcune canzoni sono ormai entrate nella leggenda. Basti pensare a Space Oddity, Life on Mars?, Changes, Starman, Rebel, Rebel, Heroes…
Altrettanto meravigliosi sono alcuni duetti a cui David Bowie ha dato vita nel corso della sua carriera. Come dimenticare la mitica Fame con Jhon Lennon o Under Pressure con i Queen e Dancing in the street (classico di Martha and the Vandellas) cantato insieme ad un altro mostro sacro, Mick Jagger, per raccogliere fondi per il celebre concerto del 1985 Live Aid.
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David Bowie fu un artista a tutto tondo, capace anche di cimentarsi nel cinema: lo ricordiamo soprattutto nel famoso film del giapponese Nagisa Oshima, Furyo.
L’8 gennaio del 2016, in occasione del suo 69° compleanno, è uscito il suo ultimo album, Blackstar. Due giorni dopo arrivò la triste notizia della sua morte. Una grave malattia al fegato era stata tenuta segreta ai più, solo alcuni amici ed i familiari ne erano al corrente. Così finì la vita di David Bowie, ma la sua leggenda rimarrà per sempre.