Addio a George Michael

Addio a George Michael. La fine del 2016 nero, così come ha scelto di ribattezzarlo lo staff di AMA Funeral Service, agenzia di onoranze funebri di Roma specializzata nell’organizzazione di qualsiasi tipo di cerimonia funebre, ha segnato anche l’addio a George Michael, dopo quelli di David Bowie e Prince (solo per citarne alcuni).

A circa un mese dalla scomparsa di George Michael non si è placato il via vai di fans dalla sua casa di Londra, intenzionati ad esprimere tutto il dispiacere per la scomparsa del loro beniamino con fiori, lumini e messaggi di ogni genere, iniziato nel momento stesso in cui le agenzie di stampa hanno ufficializzato la notizia della morte del cantante.

Tanti colleghi di George Michael hanno invece affidato il loro saluto ai social. Tra questo Elton John (“Sono profondamente scioccato. Ho perso un grande amico – un’anima gentile e generosa, un artista brillante”) e  Laura Pausini (“Non può finire così quest’anno….#GeorgeMichael era il mio cantante uomo preferito da sempre. La persona che ho ascoltato di più. L’artista che non ho voluto mai conoscere, come con Whitney, perché volevo rimanesse il mio idolo irraggiungibile. Lo sarà comunque con questa voce che vi prego di ascoltare in questa interpretazione unica e straziante di “You’ve changed” tratta da “songs from the last century” il mio disco preferito in assoluto. Io amavo profondamente il suo talento e sono davvero molto triste nell’apprendere della sua scomparsa. Riposa in Pace Michael”).

Anche i Duran Duran hanno voluto dire la loro (“2016: la perdita di un’altra anima talentuosa. Tutto il nostro amore alla famiglia di George Michael”), così come Cesare Cremonini (Non ci è dato più il tempo per sedimentare quel che proviamo, anche se da lontano, per la scomparsa di un grande artista. Tutto corre così veloce e si autocancella, come le storie su Instagram, le notizie sui social, le esperienze raccontate in caratteri. Siamo stati molto fortunati, noi nati qualche anno prima, a vivere l’ultimo periodo in cui, (DeGregori docet), non di piccoli pezzi di vita ci si nutriva, ma di grandi storie, lunghe attraversate, stagioni di sentimenti. Che grande artista, autore, interprete”).