Il giornalista Giampaolo Pansa è morto lo scorso 12 gennaio a Roma all’età di 84 anni. Con lui ci lascia uno dei più importanti scrittori degli ultimi sessant’anni, che ha raccontato come nessun altro i fatti della nostra storia: dalla politica al terrorismo, dalle grandi tragedie come il disastro del Vajont fino ai grandi scandali.
Giampaolo Pansa era nato a Casale Monferrato nel 1935 e si laureò in Scienze Politiche presso l’università di Torino con una tesi sulla guerra partigiana tra Genova ed il Po. La storia era la sua grande passione, specialmente gli anni della Seconda Guerra mondiale e della Resistenza italiana. Si divise tra l’attività di giornalista e quella di scrittore lavorando dal 1961 nei principali quotidiani italiani, in particolar modo con La Repubblica. Alcune rubriche da lui create divennero famosissime come Chi sale e chi scende su L’Espresso o Il Bestiario, che partì su Panorama, proseguì su L’Espresso, per poi approdare in Libero. Alcune espressioni da lui inventate sono tutt’oggi molto popolari come “Balena bianca” riferita alla Democrazia Cristiana.
Coerentemente con le idee del Gruppo Repubblica/L’Espresso, Giampaolo Pansa fu vicino alle posizioni della sinistra di opposizione, ma era un giornalista libero con una fortissima autonomia da qualsiasi partito. https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_13/giampaolo-pansa-giornalista-infedele-nome-idee-053f83ae-3644-11ea-a772-b07894fd2c68.shtml
Nel 2008 lasciò il gruppo di De Benedetti, ufficialmente per disaccordi sulla linea editoriale. Ma su questa decisione influirono indubbiamente le feroci critiche che il giornalista piemontese subì dopo la pubblicazione del libro Il sangue dei vinti. In questo libro Giampaolo Pansa, sulla base di testimonianze raccolte, raccontava delle violenze subìte dai repubblichini ad opera dei partigiani comunisti durante La Resistenza. La reazione contro il giornalista fu feroce ed arrivò fino ad impedirgli la presentazione di alcuni suoi libri. La parte più ideologizzata della sinistra lo accusò di revisionismo storico ma non potè impedire comunque lo straordinario successo nelle vendite riscontrato dalle sue pubblicazioni.
Giampaolo Pansa ha lavorato fino agli ultimi giorni della sua vita, tornando a collaborare con il Corriere della Sera nel 2019.
I suoi funerali si sono svolti il 14 gennaio a San Casciano dei Bagni (provincia di Siena), comune dove risiedeva da alcuni anni.