Gigi Proietti è morto lo scorso 2 novembre nel giorno del suo ottantesimo compleanno a seguito di un attacco cardiaco. Da alcuni giorni era ricoverato nella clinica romana Villa Margherita a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute dovute ad una grave cardiopatia. Anche negli ultimi giorni della sua vita, Gigi Proietti è rimasto quello di sempre, come ha raccontato Fabrizio Lucherini, medico radiologo della clinica: “Quando gli ho fatto la tac, pochi giorni fa, ironizzava sulle sue condizioni: Come vado? Je la faccio?, chiedeva. Non l’ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui”.
Con Gigi Proietti ci lascia uno dei più grandi attori italiani, particolarmente amato nella sua Roma. Come accadde nei primi anni 2000 per la morte del grande Alberto Sordi, la città si è risvegliata incredula alla notizia della sua scomparsa e in molti si sono riversati davanti a Villa Margherita per rendergli omaggio con fiori, striscioni e lacrime. I funerali si terranno domani in Piazza del Popolo in forma strettamente privata per evitare assembramenti, ma tutti potranno seguirli in diretta su Rai1.
Gigi Proietti è stato un artista poliedrico capace di spaziare dal teatro al cinema, passando per la televisione. La sua simpatia ha accompagnato intere generazioni. Il suo film Febbre da Cavallo è diventato un vero e proprio cult con la sua magistrale interpretazione del personaggio Mandrake. Ma fu soprattutto a teatro che Gigi Proietti ha potuto esternare al massimo tutte le sue qualità di attore, monologhista, cantante, imitatore e ballerino. Il suo spettacolo teatrale A me gli occhi please “rappresentò il primo esperimento di un nuovo genere di spettacolo nel quale era l’attore ad interrogarsi sui mezzi e sul significato della sua professione, senza rinunciare alla leggerezza dell’ironia”. Indimenticabili alcuni suoi esilaranti monologhi come lo sfottò dello chansonnier francese “Nun me rompe er ca…” o la barzelletta del “cavaliere nero”.
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Anche in televisione Gigi Proietti è stato protagonista per tanti decenni. In particolare la fiction Il Maresciallo Rocca diede, dalla metà degli anni novanta in poi, una nuovo straordinario impulso alla sua carriera portandolo a girare ben trenta episodi della fortunatissima serie.
Uno dei grandi meriti di Gigi Proietti è stato quello di non tenere per sè il suo dono naturale per la recitazione. Attraverso il suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, ha lanciato tanti giovani attori divenuti poi negli anni molto popolari come Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano, Nadia Rinaldi e Rodolfo Laganà.
Oggi tutta Roma è in lutto per la morte di Gigi Proietti e il Campidoglio ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali.