AMA Funeral Service ricorda il grande Jimi Hendrix

Jimi HendrixIl 18 settembre di cinquant’anni fa moriva a Londra Jimi Hendrix, a causa di un soffocamento dovuto ad un micidiale cocktail di alcool e tranquillanti. Quella notte ci lasciava a soli 27 anni quello che è considerato il più grande chitarrista di tutti i tempi, un assoluto genio della musica. Come spesso accade dopo una tragica e prematura morte di una star, in molti all’epoca gridarono al complotto. Buona parte dell’opinione pubblica si discostò dalla verità ufficiale sottolineando i soccorsi a detta di molti non adeguati, la testimonianza lacunosa della sua fidanzata presente quella notte ed il fatto che Jimi Hendrix finanziasse il movimento Black Panther, una storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana.
Probabilmente però Jimi Hendrix fu vittima di un business senza scrupoli che lo costringeva a sostenere un ritmo massacrante tra album e concerti. Da qui la dipendenza da alcool e droghe che lo hanno portato alla morte.
Jimi Hendrix nacque a Seattle nel 1942. Sua madre Lucille morì nel 1958 e questo segnò profondamente la sua esistenza. La passione per la chitarra lo accompagnò fin dalla sua giovinezza quando suo padre gli regalò una chitarra per destrimani. Lui, mancino, si inventò di suonarla rovesciandola. Questa abitudine straordinaria lo accompagnò per tutta la carriera.
Dopo anni di gavetta, Jimi Hendrix incontrò, grazie alla fidanzata del chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards, il bassista degli Animals Chas Chandler. Questo incontro fu la svolta della sua carriera. Chandler, colpito dal suo stile, lo convinse ad andare a Londra, dove formò un trio, The Jimi Hendrix Experience, che scalò subito le classifiche nel Regno Unito. Il suo stile era potente con sonorità uniche, un mix di rock psichedelico e blues. I suoi assoli erano incredibili e il successo nel Regno Unito fu subito replicato anche negli States. La grande occasione arrivò con il  Monterey International Pop Festival (1967) dove, al termine di quaranta fantastici minuti live, bruciò la chitarra come per sottolineare la sua spasmodica necessità di trovare sempre nuove sonorità dallo strumento. Un gesto geniale e unico che mandò in visibilio il pubblico che si innamorò di lui. https://www.youtube.com/watch?v=E2aQ4gVsSL8
Probabilmente l’immagine più forte di Jimi Hendrix rimarrà sempre quella della sua esibizione al Festival di Woodstock, considerato da molti il più grande evento rock della storia della musica. La sua versione dell’inno americano con la distorsione del suono della sua chitarra per simulare i bombardamenti nel Vietnam, resta forse il più grande “manifesto” musicale pacifista della storia della musica contemporanea.
Jimi Hendrix riposa al cimitero Greenwood Memorial Park di Renton, Seattle.