Ama Funeral Service ricorda Lou Reed

Sono passati ben tre anni dalla scomparsa di Lou Reed, artista a 360° che il 27 ottobre del 2013 moriva a causa di una serie di complicazioni subentrate a seguito si un intervento chirurgico subito qualche mese prima. Ad ufficializzare la notizia della sua morte e a gettare nello sconforto tutti i suoi fan è stata la rivista specializzata in ambito Rolling Stone.

In tanti hanno voluto esprimere il proprio cordoglio una volta appresa la notizia della scomparsa di Lou Reed: artisti italiani, artisti internazionali, gente comune.

John Cale, suo compagno nei Velvet Underground, band con cui Lou Reed iniziò la sua carriera negli anni Sessanta, lo salutò così:

«La notizia che temevo di più svanisce di fronte al nodo in gola e al vuoto nello stomaco. Due ragazzini si incontrano casualmente e 47 anni dopo siamo ancora lì a litigare e amare nello stesso modo – perdere l’uno o l’altro è incomprensibile. Nessun valore rimpiazzato, nessun riempitivo digitale o virtuale….tutto rotto ora, per sempre. A differenza di tanti che hanno storie simili – noi abbiamo espresso la nostra furia migliore sul vinile, affinché il mondo potesse coglierne il lampo. Le risate che abbiamo condiviso qualche settimana fa, mi ricorderanno per sempre tutto ciò che c’era di buono fra noi».

Morrissey ha postato sul sito True-to-you:

«Non ho parole per esprimere la tristezza per la morte di Lou Reed. È sempre stato presente in tutta la mia vita. Sarà sempre impresso sul mio cuore. Grazie a Dio esistono quelli come Lou che si muovono secondo le loro leggi, altrimenti immaginate quanto sarebbe ridicolo il mondo. Il Lou degli ultimi tempi che conoscevo era pieno di bontà. La sua musica sopravviverà al tempo stesso. Siamo tutti legati a una scadenza, ma oggi la vita è un porcile».

Anche Ligabue ha voluto ai tempi esprimere il suo dolore per la triste scomparsa di Lou Reed:

«[…] ha cambiato forma e contenuto della canzone rock. Il lavoro che ci ha lasciato, sia in termini poetici che musicali, è monumentale. Un caro saluto a lui e giù il cappello noi».

Paul Stanley dei Kiss lo ha invece salutato così:

«RIP Lou Reed. Un musicista, un artista e un pioniere che ha giocato secondo le sue regole».