La storica editrice Inge Feltrinelli è morta a Milano il 20 settembre scorso all’età di 87 anni. Dopo la morte del marito Giangiacomo Feltrinelli prese in mano le redini dell’omonima casa editrice e riuscì a risanarla grazie ad intelligenti investimenti e a lungimiranti intuizioni, come i classici tascabili.
Inge Schönthal (il suo nome di battesimo) nacque a Gottinga, in Germania, nel 1930. Suo padre era di religione ebraica e fu costretto ad emigrare negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste. Sua madre le garantì un’infanzia serena affidandola ad un ufficiale della cavalleria tedesca che le fece da padrino. Negli anni del dopoguerra Inge Feltrinelli intraprese la carriera di giornalista e fotoreporter e venne ospitata a New York dalla nipote di J.P.Morgan. Lì trascorse un lungo periodo in cui lavorò negli ambienti più in vista del tempo, riuscendo a fotografare grandi personalità come John Fitzegerald Kennedy, Gunter Grass, Greta Garbo, Ernest Hemingway, Winston Churchill e celebri pittori come Chagall e Picasso.
Nel 1958 conobbe ad Amburgo il miliardario Giangiacomo Feltrinelli che sposò l’anno successivo in Messico, iniziando una vita itinerante. Giangiacomo era già un editore famoso avendo pubblicato il libro Il dottor Zivago, censurato in Unione Sovietica, e avendo fondato la casa editrice Feltrinelli. Nel 1962 nacque il figlio Carlo, che affiancherà Inge nella gestione dell’azienda. Dopo un soggiorno a Cuba per lavorare alla biografia di Fidel Castro, nel 1967 Giangiacomo si diede alla clandestinità a causa dei suoi impulsi rivoluzionari e morì tragicamente nel 1972 a seguito del tentativo di posizionare una bomba su un traliccio dell’Enel. La gestione della Feltrinelli passò a Inge che la risollevò in breve tempo da una grave crisi finanziaria e, grazie a brillanti investimenti nelle librerie, la trasformò in una holding, nominando poi suo figlio Carlo amministratore delegato.
La casa editrice l’ha voluta ricordare con queste parole: ”Fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo, Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero”.