Ama Funeral Service – E’ morta Marina Ripa di Meana

Marina Ripa di MeanaDopo una lunga malattia è morta nei giorni scorsi Marina Ripa di Meana. E’ stata uno dei personaggi più importanti e chiacchierati della mondanità romana dagli anni sessanta in poi. Arrivata nella Capitale giovanissima, aprì un atelier di moda in Piazza di Spagna insieme all’amica Paola Ruffo di Calabria, divenuta poi regina del Belgio.
Il matrimonio con Alessandro Lante della Rovere, appartenente ad una delle più importanti famiglie aristocratiche romane, la catapultò nei favolosi anni della Dolce Vita come una delle indiscusse protagoniste dei salotti più esclusivi. Il suo carattere esuberante ed anticonformista l’avvicinò agli ambienti intellettuali di quegli anni, frequentando personalità come Pier Paolo Pasolini ed Alberto Moravia, ed a vivere un’esistenza particolarmente intensa anche dal punto di vista sentimentale. Numerose furono le sue relazioni extra-coniugali che la portarono al divorzio da Alessandro Lante della Rovere, da cui ebbe la figlia Lucrezia. Particolarmente tormentata fu la sua relazione con il pittore Franco Angeli sulla quale Marina scrisse un libro “Cocaina a colazione” in cui raccontò di essere arrivata a prostituirsi pur di reperire la droga per il suo amante.
Nel 1982 Marina sposò il conte Carlo Ripa di Meana in seconde nozze, prendendo il suo cognome dopo che l’ex marito le proibì, attraverso un’istanza giudiziaria, di continuare ad usare Lante della Rovere. In effetti, dalla fine degli anni settanta in poi, Marina aveva utilizzato artisticamente  il cognome del primo marito apparendo spesso in televisione. La sua crescente notorietà convinse il regista Carlo Vanzina nel 1987 a girare il film “I miei primi 40 anni” riprendendo il titolo del libro autobiografico scritto dalla stessa Marina Ripa di Meana.
Il matrimonio con Carlo, politico e parlamentare del PSI, la portò a frequentare il leader Bettino Craxi con cui rimarrà legata da una profonda amicizia anche negli anni della latitanza ad Hammamet.
Sensibile ai temi animalisti ed ambientali, Marina Ripa di Meana dagli anni novanta in poi prese parte a numerose campagne in difesa delle foche e contro l’uso delle pellicce battendosi anche contro gli esperimenti nucleari della Francia a Mururoa. Poi la malattia, affrontata con grande coraggio e determinazione, ed il videotestamento degli ultimi giorni in cui rivendica il diritto di morire in casa propria attraverso la sedazione palliativa, senza ulteriori ed inutili sofferenze, anzichè ricorrere al suicidio assistito in Svizzera.