L’ex calciatore Felice Pulici è morto lo scorso 16 dicembre presso il Policlinico Umberto I di Roma dopo una lunga malattia. Avrebbe compiuto 73 anni il prossimo 22 dicembre. E’ stato il portiere della storica Lazio di Tommaso Maestrelli che nel 1974 riuscì nell’impresa di vincere lo scudetto appena due anni dopo la sua risalita in Serie A.
Felice Pulici nacque a Sovico, un paese della provincia brianzola, nel 1945. Iniziò la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Lecco prima di trasferirsi al Novara in Serie C1. Con la squadra piemontese ottenne nel ’70 la promozione in Serie B, difendendone i pali fino al 1972. La Lazio si accorse di lui e l’allenatore Tommaso Maestrelli lo volle con sè per la stagione ’72-’73, anno della risalita dei biancocelesti in Serie A. Per cinque anni ne difese la porta senza mai mancare una partita, vincendo nel ’74, da assoluto protagonista, il primo scudetto della storia biancoceleste. Ceduto al Monza, passò la stagione successiva all’Ascoli ottenendo una storica promozione in Coppa Uefa e vincendo nel 1981 il torneo di Capodanno. Nel 1982 tornò alla Lazio per giocare la sua ultima stagione da calciatore. Appesi i guantoni al chiodo rimase nella capitale prima da allenatore della squadra Primavera e poi come dirigente sotto la presidenza del trascinatore della “banda Maestrelli” Giorgio Chinaglia, suo grande amico.
Per tantissimi anni Felice Pulici ricoprì importanti ruoli dirigenziali nella Lazio del presidente Cragnotti e successivamente con Claudio Lotito che nel 2005 gli affidò un ruolo nella segreteria generale del club. L’anno successivo fu uno degli avvocati che difesero la Lazio nel processo sportivo di Calciopoli. A seguito dell’inibizione del presidente Lotito, gli fu affidata la rappresentanza sportiva del club. A fine del 2006 lasciò la Lazio e dopo una breve esperienza dirigenziale nell’Ascoli, entrò a far parte dell’Associazione Nazionale per lo Sport dei Sordomuti.
I funerali di Felice Pulici si sono svolti il 18 dicembre presso la chiesa di Cristo Re a Roma. “Del ’74 uno degli eroi…Della Lazialità il vanto! Ciao Felix, Rip” questo lo striscione esposto all’uscita della bara, sorretta dai suoi compagni di una vita Wilson, Oddi, Sulfaro e Giordano. Presenti anche tantissimi tifosi, una delegazione della S.S. Lazio, il presidente del Coni Malagò, il dirigente dell’A.S. Roma Bruno Conti e gli storici compagni della squadra dello scudetto. Durante la cerimonia Pino Wilson ha dedicato una commovente lettera all’ex compagno scomparso.