L’attore italiano Flavio Bucci è morto lo scorso 18 febbraio nella sua abitazione di Passoscuro, una località vicino Roma dove viveva da anni. Aveva 72 anni ed è stato colpito da un infarto. Con lui scompare un grande e versatile attore, protagonista nel teatro, nel cinema ed in indimenticabili sceneggiati televisivi.
La vita di Flavio Bucci è stata contrassegnata dal grande successo professionale ma anche da eccessi che non gli hanno permesso di vivere i suoi ultimi anni in serenità, avendo dilapidato i tanti soldi guadagnati come attore. “I suoi ultimi anni – sono le parole del figlio Alessandro – non sono stati sereni purtroppo ed è triste pensare che in troppi lo abbiano abbandonato dopo una carriera così intensa tra il cinema e il teatro”. http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/02/18/e-morto-lattore-flavio-bucci_91d948de-b179-4c6f-9511-862e6c71a0d1.html
Nato a Torino nel 1947 da una famiglia molisano-pugliese e formatosi professionalmente presso la Scuola del Teatro Stabile della sua città, fu chiamato a Roma dal suo amico Gian Maria Volontè che lo volle nel set del film di Elio Petri La classe operaia va in paradiso del 1971. Lo stesso regista romano, due anni più tardi, lo scelse come protagonista in La proprietà non è più un furto. Ma è nel 1977 che per Flavio Bucci arrivò il grande successo con lo sceneggiato televisivo Ligabue, in cui interpretò magistralmente il pittore italo-svizzero. Nel piccolo schermo lo ricordiamo ancora ne La Piovra, ne I promessi sposi e più recentemente nel film L’avvocato Guerrieri – Ad occhi chiusi. Un’altra indimenticabile interpretazione, stavolta sul grande schermo, la regalò nel film Il Marchese del grillo nel ruolo di Don Bastiano. Il suo discorso alla folla, prima di essere decapitato, rimane una delle interpretazioni più riuscite del cinema italiano.
Altrettanto importante nella sua carriera fu il teatro: Le memorie di un pazzo di Gogol, il suo cavallo di battaglia per oltre 30 anni, Il fu Mattia Pascal di Pirandello e Riccardo III di Shakespeare sono solo alcuni pièce teatrali che lo hanno visto protagonista con alcune interpretazioni spettacolari.
Flavio bucci è stato anche un eccellente doppiatore che diede voce a John Travolta nel Tony Manero de La febbre del sabato sera ed all’ingenuo Potsie della serie tv Happy days.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati difficili a causa di problemi economici e di salute. Con il regista, e suo amico, Mario Mattolini erano pronti per partire in tournèe con uno spettacolo teatrale autobiografico dal titolo E pensare che ero partito così bene. Sarebbe stato sicuramente l’ennesimo capolavoro di Flavio Bucci.