L’allenatore Gigi Radice è morto a Monza lo scorso 7 dicembre all’età di 83 anni. Da alcuni anni soffriva a causa del morbo di Alzheimer, come rivelato da suo figlio Ruggero in un’intervista al quotidiano Il Giornale del 2015. Ci lascia un grande uomo di calcio, vincitore di tre campionati e una Coppa dei Campioni da giocatore con la maglia del Milan e del primo ed unico scudetto dopo la tragedia di Superga sulla panchina del Torino.
Gigi Radice nacque a Cesano Maderno, paese nella provincia di Monza e brianza, nel 1935. Iniziò la carriera di calciatore nel 1955 vestendo le maglie di Milan, Triestina e Padova vantando anche 5 presenze in nazionale da terzino sinistro. E’ con i rossoneri che Gigi Radice si tolse le più belle soddisfazioni da calciatore, vincendo ben tre scudetti e una Coppa dei Campioni nel 1963. Un grave infortunio al ginocchio lo costrinse ad abbandonare anzitempo la carriera e nel 1966 cominciò ad allenare il Monza, ottenendo la promozione in Serie B e raggiungendo poi la salvezza nell’anno successivo. Dopo la promozione in Serie A con il Cesena nel 1972-1973 (la prima degli emiliani), divenne uno degli allenatori più importanti del nostro calcio guidando moltissime squadre: Fiorentina, Milan, Inter, Bologna, Fiorentina, Roma e soprattutto il Torino. E’ con il club granata che Gigi Radice dimostrò tutta la sua competenza, portando la squadra ad uno storico scudetto nel 1975-76, il primo ed unico dopo la tragedia di Superga. In molti ricorderanno bene quella squadra che per anni ha conteso il campionato agli storici rivali della Juventus. Il Toro di Gigi Radice era una squadra moderna che esprimeva un calcio totale ispirandosi all’Ajax di Johan Cruijff: marcatura a zona e pressing in ogni parte del campo. In ricordo di quei magnifici anni e del suo mister si è espresso uno dei protagonisti di quella squadra, Claudio Sala: “Radice è stato un innovatore, un grandissimo allenatore che ha cambiato il calcio italiano e ha regalato una delle più grandi soddisfazioni al Torino”.
I funerali del grande Gigi Radice si sono svolti alla Residenza San Pietro a Monza alla presenza di tantissimi tifosi e suoi ex calciatori. Su tutti i campi di Serie A è stato osservato un minuto di silenzio: particolarmente toccante quello di San Siro dove si giocava Milan-Torino, le due squadre più importanti della sua carriera.