AMA Funeral Service – Morto l’imprenditore Luciano Gaucci

Luciano GaucciL’imprenditore romano Luciano Gaucci è morto lo scorso 1 febbraio a Santo Domingo all’età di 81 anni dopo una lunga malattia. Scompare uno dei personaggi più simpatici e certamente mai banali del calcio italiano, divenuto particolarmente famoso per la vicepresidenza della Roma, negli anni di Dino Viola, e successivamente per la presidenza del Perugia.
Luciano Gaucci era un autista dell’Atac a Roma, quando gli si aprirono le porte del mondo dell’imprenditoria nel settore delle pulizie. Creò un’azienda, La Milanese, che cominciò a vincere appalti su appalti nella capitale grazie anche ai rapporti che l’imprenditore romano aveva con il mondo della Democrazia Cristiana. https://www.corriere.it/sport/cards/luciano-gaucci-trionfi-fallimenti-un-presidente-unico-11-curiosita-una-vita-romanzo/milanese-roma_principale.shtml 
Le sue grandi passioni erano però il calcio e l’ippica. E proprio attraverso i cavalli si ricorda di lui uno dei suoi più grandi affari. Nel 1980 infatti creò la scuderia Whiet Star e acquistò per appena 12 milioni di lire un cavallo irlandese, di nome Tony Bin, che riuscì ad aggiudicarsi corse per circa 3 miliardi di lire, vincendo anche il prestigiosissimo Arc de Triomphe a Parigi. Il cavallo fu poi rivenduto per la cifra record di 7 miliardi di lire. Nel calcio è ricordato sia per la vicepresidenza della Roma (la sua squadra del cuore) ai tempi di Dino Viola, sia soprattutto per la presidenza del Perugia che portò dalla serie C1 alla serie A e addirittura a disputare la Coppa Uefa dopo la vittoria in Intertoto. Lanciò in Serie A giocatori di grande livello come Materazzi, Rapajc, il giapponese Nakata, Grosso, Gattuso, Giunti e Miccoli. E come non ricordare alcune sue inizative decisamente stupefacenti e provocatorie, come quando acquistò il primo calciatore cinese della storia del calcio italiano, peccato che fosse quello sbagliato… o quando tesserò il figlio del Colonnello Gheddafi che giocò appena per 15 minuti contro la Juventus, di cui il papà era azionista e tifoso.
Gli anni di Luciano Gaucci a Perugia furono senza dubbio i migliori nella storia del club umbro, ma sono stati macchiati anche da alcuni episodi negativi. Fu infatti condannato al termine della stagione 1992-93 per illecito sportivo e la sua storia con il Perugia finì malissimo: per lui un’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e il fallimento del club. Luciano Gaucci emigrò quindi nella Repubblica Domenicana, dove poi patteggiò una condanna che fu successivamente indultata.
E’ stato tumulato, per sua volontà, a Santo Domingo.