Il mondo del calcio piange l’ex arbitro Luigi Agnolin, morto lo scorso 29 settembre all’età di 75 anni dopo una malattia durata una decina di mesi. E’ considerato uno dei migliori arbitri italiani di sempre per la sua grande personalità e il suo carisma in campo che lo portava a scontrarsi con giocatori e società.
Luigi Agnolin nacque a Bassano del Grappa nel 1943, e ripercorse subito le orme di suo padre Guido, ex arbitro internazionale. Esordì in Serie A nel 1973 in un Fiorentina-Cagliari e cinque anni dopo fu nominato arbitro internazionale. Rappresentò la FIGC al mondiale di Messico ’86 vinto dall’Argentina di Maradona, dove diresse URSS-Ungheria nella fase a gruppi, l’ottavo di finale Argentina-Uruguay (1-0) e la prestigiosa semifinale di Guadalajara Germania Ovest-Francia (2-0). Partecipò anche al mondiale di Italia ’90 entrando in polemica con il segretario della FIFA Joseph Blatter che lo aveva mandato a casa dopo una sola partita arbitrata. Luigi Agnolin ha diretto altre importanti partite europee come la finale di Coppa delle Coppe del 1987 tra Ajax e Lokomotive Lipsia e quella di Coppa dei Campioni del 1988 Psv-Benfica, vinte dalle due squadre olandesi. In Italia era considerato un’autentica certezza a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, arbitrando due finali di Coppa Italia e molte classiche del campionato italiano. Celebri furono alcuni episodi che lo videro protagonista. Il 26 ottobre del 1980, durante il derby Juventus-Torino (1-2) disse a Bettega che stava protestando animatamente: “bisognerebbe farvi un c… cosi quando protestate in questo modo!”; a seguito delle numerose polemiche dei giorni successivi, Luigi Agnolin fu sospeso per quattro mesi, assumendo la nomea di arbitro anti-juve. Famosa anche l’espulsione al campione della Roma Falcao in un Inter-Roma per un “carrinho” (l’entrata a due piedi) nei confronti di Altobelli che scatenò numerose polemiche e l’indignazione del presidente giallorosso Dino Viola.
Dopo aver chiuso la carriera arbitrale nel 1990, Luigi Agnolin fu nominato designatore dall’AIA, dimettendosi però nel 1992 per contrasti con l’allora presidente Antonio Matarrese. Fu richiamato nel 2006 come commissario straordinario durante lo scandalo Calciopoli, sostituendo Tullio Lanese, coinvolto nell’inchiesta. La sua gestione non fu però apprezzata dal mondo arbitrale che nominò in sua sostituzione Cesare Gussoni.
Luigi Agnolin ha anche ricoperto il ruolo di direttore generale della Roma nel 1994 e di amministratore delegato del Venezia e dell’Hellas Verona. Negli ultimi anni ha assunto la carica di direttore generale del Perugia e successivamente del Siena nel tentativo di risalire dalla serie D.