AMA Funeral Service ricorda Mario Cotelli

Mario CotelliMario Cotelli, il grande commissario tecnico della nazionale di sci più amata dagli italiani, la cosidetta Valanga Azzurra degli anni settanta, è morto lo scorso 5 novemnre per insufficienza renale. Aveva 76 anni e da tempo era costretto a dialisi. Questa estate stava proseguendo il percorso di cure a Pantelleria che però non ha impedito l’aggravarsi delle sue condizioni di salute nelle ultime settimane.
Mario Cotelli grazie alla sua conoscenza tecnica e alla sua perfetta gestione, fu l’artefice delle tantissime vittorie che la nazionale di sci alpino conseguì negli anni settanta. In quegli anni lo sci stava diventando uno sport popolarissimo, appassionando tantissimi italiani davanti alle gare di Coppa del Mondo ed Olimpiadi che la RAI trasmetteva. Ed è proprio in quegli anni che tantissime persone si avvicinarono “fisicamente” allo sci, iniziando a praticare questo sport nei week end o nelle stemmina bianche.
Mario Cotelli fu chiamato da Jean Vuarnet ad allenare la Nazionale C di sci alpino divenendo poi commissario tecnico della Nazionale A nella stagione 1969/70. La squadra fu da lui rinnovata con l’esordio di molti giovani come Gustavo Thoeni, Franco Bieler, Tino Pietrogiovanna ed Erwin Striker e l’anno successivo arrivò la prima coppa del mondo assoluta vinta proprio da Thoeni. Nel 1972 esordirono altri due grandi sciatori: Piero Gros, che vincerà molte coppe di specialità e una coppa del mondo generale, e Herbert Plank, uno dei più grandi discesisti azzurri di ogni epoca. L’Italia era in quegli anni una squadra fortissima e la massima dimostrazione di ciò avvenne nel 1974 quando, in occasione dello slalom gigante di Berchtesgaden, i primi 5 posti della classifica finale erano occupati da 5 azzurri. Un vero capolavoro di un grande leader come Mario Cotelli.  https://www.corriere.it/sport/19_novembre_05/morto-mario-cotelli-fu-ct-valanga-azzurra-sci-3f064778-ffd3-11e9-86c6-d2f1a0d8af2e.shtml
Nel 1978 decise di dimettersi dall’incarico di commissario tecnico dopo alcuni screzi con la federazione colpevole, a suo dire, di essersi intromessa nel suo lavoro in una fase in cui stava cercando di eliminare alcune rivalità interne. Quell’armonia di gruppo che era stata uno dei segreti dei tanti successi.
Alla fine dell’incarico il palmarès dell’Italia sotto la gestione di Mario Cotelli recitava 5 Coppe del Mondo generali (quattro Thoeni ed uno Gros) e ben 12 medaglie tra mondiali ed olimpiadi, che lo fanno entrare di diritto nella storia dello sci italiano.
Dopo le dimissioni Mario Cotelli rimase per molti anni nel mondo dello sci lavorando come giornalista ed opinionista televisivo.