Il comico Mario Marenco è morto a Roma lo scorso 17 marzo all’età di 85 anni per complicanze legate al suo stato di salute. Architetto, umorista e attore, ha lavorato in radio, in televisione e al cinema legando il suo nome indissolubilmente a due grandi personaggi come Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.
Mario Marenco nacque a Foggia nel 1933 e si laureò in architettura presso l’università di Napoli. Proprio l’architettura fu la passione che lo accompagnò sin da giovane, quando aprì il proprio atelier a Roma nel 1960. La sua grande attività nel settore è testimoniata dai numerosi progetti che portano il suo nome: il lampadario Cynthia distribuito nel 1960 da Artemide, il divano Marenco distribuito da Arflex a partire dal 1970, e nel 1984 la poltroncina Movie, in catalogo per Poltrona Frau. Prima del debutto in televisione nel 1972 con Cochi e Renato e Enzo Jannacci in Il buono e il cattivo, Mario Marenco raggiunse il successo nel 1970 con il programma radiofonico Alto Gradimento insieme a Gianni Boncompagni, Renzo Arbore e Giorgio Bracardi. In questa trasmissione si distinse per l’interpretazione di irresistibili personaggi che entrarono ben presto nell’immaginario collettivo: il colonnello Buttiglione, il Prof. Aristogitone, il poeta Marius Marenco e molti altri ancora. La consacrazione nel piccolo schermo avvenne invece nel 1976 con il programma L’altra domenica di Renzo Arbore in cui interpretò Mr Ramengo, un inviato strampalato che alla fine di ogni reportage urlava “Carmine!”, facendo divertire l’ampio pubblico che da casa vedeva la trasmissione. Un altro programma che lo vide protagonista fu certamente Indietro Tutta sempre di Renzo Arbore, con cui consolidò il sodalizio. Anche in questa trasmissione il suo personaggio Riccardino ottenne uno straordinario gradimento di pubblico.
Mario Marenco lavorò anche sporadicamente per il cinema, portando sul grande schermo i suoi personaggi migliori. Girò Il colonnello Buttiglione diventa generale e Von Buttiglione Sturmtruppenfuhrer e interpretò se stesso nel film di Renzo Arbore Il Pap’occhio. Scrisse anche alcuni libri umoristici editi da Rizzoli come Dal nostro inviato speciale, Lo scarafo nella brodazza e Stupefax.
Renzo Arbore, suo collega e grande amico lo ha voluto ricordare con queste parole: “Era un fuoriclasse. Con le sue parodie ha fatto delle invenzioni straordinarie. E spero che gliene verrà dato atto”.