Ama Funeral Service saluta l’attore Pino Caruso

Pino Caruso
L’attore siciliano Pino Caruso è morto il 7 marzo scorso all’età di 84 anni dopo una lunga malattia. Con lui scompare uno dei volti più conosciuti del teatro, della televisione e del cinema italiano degli ultimi decenni.
Pino Caruso era nato a Palermo nel 1934 e da sempre si distinse per la sua drammaticità e comicità che faceva emergere tutta la sua sicilianità.  L’esperienza di attore cominciò in Sicilia con il debutto al Piccolo Teatro di Palermo nel 1957 in Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello. Nel 1965 si trasferì a Roma al cabaret Il Bagaglino e due anni dopo debuttò al Teatro Nuovo di Milano con lo spettacolo Pane al Pino e Pino al Pino di Castellacci e Pingitore. Ma il grande successo arrivò soprattutto grazie alla televisione. Pino Caruso infatti partecipò dagli inizi degli anni ’70 a varietà seguitissimi come Canzonissima, Teatro 10 e Dove sta Zazà che resero la sua figura popolarissima in tutta Italia. Nel corso della sua carriera l’attore siciliano non dimenticò mai il forte legame con la sua terra, non solo nel dialetto e nella comicità, ma anche in impegni concreti negli anni successivi alla tragica morte di Falcone e Borsellino. Dal 1995 al 1997, il sindaco della sua città Leoluca Orlando lo nomina per progettare e dirigere Palermo di scena, una manifestazione di arte e spettacoli. In quell’occasione rinnovò il tradizionale Festino di Santa Rosalia, trasformandolo in una rappresentazione teatrale itinerante.
Sul grande schermo Pino Caruso non raggiunse mai il grande successo avuto in teatro e in televisione, ma comunque il suo volto lo ricordiamo in pellicole di ottimo successo come La donna della domenica di Luigi Comencini, Malizia di Salvatore Samperi ed il più recente La matassa di Ficarra e Picone.
In televisione, oltre ai numerosi varietà, lo troviamo protagonista in fiction di grande successo come Carabinieri, L’onore e il rispetto ed Ultimo.
Il sindaco di Palermo, lo ha voluto ricordare con queste parole, sottolineando quanto l’attore fosse legato alla sua terra e alla sua città: “Palermo perde un concittadino straordinario, un uomo, un artista che ha contribuito alla rinascita della città, con la sua cultura, la sua ironia, la sua sagacia. Proprio negli anni della rinascita, dopo le terribili stragi del ’92, contribui con la sua forza e le sue idee a dare speranza ai palermitani e alla città…”.