E’ morto l’attore Ray Lovelock dopo una lunga battaglia contro un tumore. Si era aggravato negli ultimi due mesi, come comunicato dai suoi familiari. E’ stato uno dei principali attori del genere poliziesco all’italiana negli anni settanta e di fiction e miniserie TV dagli anni ottanta in poi.
Ray Lovelock nacque a Roma nel 1950 da padre inglese. Iniziò giovanissimo come attore di fotoromanzi e comparsa. Il suo primo importante film fu “Banditi a Milano” di Carlo Lizzani nel 1968 dove interpretò Tuccio, il minorenne della Banda Cavallero che negli anni sessanta terrorizzò le vie del capoluogo lombardo. Nello stesso periodo Ray Lovelock si cimentò anche come cantante nella band creata da Tomas Milian incidendo canzoni per alcune colonne sonore di film. Ma la notorietà arrivò nel corso degli anni settanta con la partecipazione ad alcuni film del genere poliziesco all’italiana come “Squadra volante”, “Milano odia: la polizia non può sparare”, “Roma violenta”, e “Uomini si nasce poliziotti si muore.” Questa serie di film entrerà poi nel mito del cinema di genere influenzando registi del calibro di Quentin Tarantino. In questo periodo la sua carriera assunse anche un profilo internazionale con la partecipazione nel 1976 al film di George Pan Cosmatos “Cassandra Crossing” al fianco di “mostri sacri” come Richard Harris, Sophia Loren, Burt Lancaster, Ava Gardner e Alida Valli.
Negli anni ottanta la carriera di Ray Lovelock vira decisamente verso la televisione interpretando fiction e sceneggiati. Lo troviamo protagonista nella prima puntata della miniserie “La piovra 5 – Il cuore del problema”, in cui interpretò un agente americano, ed in altre numerosissimi lavori di successo come “Mamma per caso” con Raffaella Carrà”, “A due passi dal cielo”, “Villa Ada”, “Commesse”, “Incantesimo, “Don Matteo”, “L’onore e il rispetto”, “Raccontami”, “Capri” ed “Il commissario Rex”.
Ray Lovelock era un appassionato di calcio, tifoso della Lazio, e fece parte della nazionale Attori.