AMA Funeral Service ricorda il produttore Phil Spector

Il celebre produttore discografico statunitense Phil Spector è morto lo scorso 16 gennaio a causa di complicanze legate al Covid-19. Aveva 81 anni e stava scontando dal 2009 una condanna a 19 anni di carcere per omicidio di secondo grado.
Con Phil Spector scompare un grande innovatore della storia della musica contemporanea. Definirlo semplicemente produttore sarebbe riduttivo, dato che fu anche un eccellente compositore e musicista. https://www.corriere.it/spettacoli/21_gennaio_18/phil-spector-perche-produttore-maledetto-cambio-sempre-storia-rock-n-roll-bcf656c4-5972-11eb-89c7-29891efac2a7.shtml
Phil Spector era nato nel Bronx a New York da una famiglia ebrea di classe medio-bassa. Suo nonno immigrò negli States dalla Russia cambiando l’originale cognome “Spektor” in “Spector”. La sua infanzia fu molto difficile. Non ancora adolescente suo padre si suicidò e si trasferì con la madre e la sorella a Los Angeles, dove cominciò ad avvicinarsi al mondo della musica imparando come prima cosa a suonare la chitarra. Fece esperienze musicali all’interno di un gruppo creato con tre amici di scuola, cominciando ad aggirarsi negli studi di registrazione locali, dove riuscì a conquistare l’amicizia del produttore Stan Ross, socio proprietario dei Gold Star Studios di Hollywood. Fu proprio Ross ad insegnarli le tecniche della produzione e fu quello che ebbe più influenza nei suoi primi lavori.
Negli anni sessanta iniziò la carriera di Phil Spector come produttore, inizialmente a fianco di artisti soprattutto di colore. A lui si deve l’innovativo Wall of Sound, l’approccio wagneriano al rock’n’roll, che consiste “nell’aggiunta alla classica strumentazione formata da basso chitarra e batteria, di strumenti tipici delle orchestre, come archi, ottoni, triangoli, timpani e percussioni. Questi strumenti venivano registrati e poi sovrapposti, spesso raddoppiandoli o tripicandoli, così da ottenere un suono quasi unisono con un effetto quasi di riverbero”.
Ma la grande svolta della sua carriera fu la collaborazione artistica con i Beatles nell’album Let It Be (1970). Produsse anche, prima ancora di lavorare a Let It Be, il primo singolo da solista di John Lennon, Instant Karma!, continuando poi a lavorare con l’ex leader dei Beatles anche dopo lo scioglimento della band.
Il nome di Phil Spector è anche legato ad altri brani meravigliosi come Be my baby ed Unchained Melody, struggente colonna sonora del film Ghost.
La sua personalità paranoica e difficile lo ha portato ad eccessi nella sua vita. L’episodio che lo segnò non fu solo il suicidio del padre ma anche il bullismo subito in gioventù.
Per la sua carriera da musicista; Phil Spector fu inserito nel 1989 nella Rock and Roll Hall of Fame.