Il 28 settembre 2016 è scomparso all’età di 93 anni Shimon Peres, padre fondatore dello Stato d’Israele che tanto ha fatto per il suo Paese e per i rapporti internazionali tra nazioni, ricevendo per questo anche il Premio Nobel per la pace nel 1993.
Shimon Peres è morto a causa di un ictus che lo ha colpito senza lasciargli scampo, cogliendo il mondo intero un po’ di sorpresa. Tanti Capi di Stato e di governo, hanno voluto esprimere a tal proposito tutto il loro dispiacere e cordoglio, attraverso interviste rilasciate alla stampa o messaggi sui social network.
Benjamin Netanyahu ha detto: “Shimon ha dedicato la sua vita alla rinascita del nostro popolo”, ha detto Netanyahu, riconoscendo la grandezza del suo ex rivale politico. Dopo le condoglianze espresse subito dopo la notizia del decesso dell’ex capo dello Stato, in una nota il premier israeliano ha inserito un chiaro riferimento anche al contributo ‘militare’ di Peres, in particolare al suo ruolo nello sviluppo del programma nucleare israeliano, mai ufficializzato: “Da visionario qual era, guardava al futuro. Come campione della difesa di Israele ha rafforzato le capacità dello Stato in molti modi, in parte ancora oggi non riconosciuta”.
Francois Hollande si è così espresso sulla morte del leader israeliano: “Con Shimon Peres, Israele perde un uomo di stato illustre, un sostenitore della pace e la Francia un amico fedele”.
Bill Clinton ha detto: “Un genio dal cuore grande. Un fervente sostenitore della pace e della riconciliazione. Non dimentichero’ mai quanto felice si senti’ 23 anni fa quando firmo’ gli Accordi di Oslo sul prato della Casa Bianca, annunciando l’inizio di un’era di maggiore speranza nelle relazioni israelo-palestinesi”.
Anche Papa Francesco ha voluto salutare Shimon Peres: “Un uomo di pace e perseverante negli sforzi di pace. Spero che la sua eredità ispiri tutti a prodigarsi urgentemente per la pace”.